Green pass per cure dal dentista?

Cerchiamo di fare chiarezza sulla necessità del green pass e del vaccino per accedere alle cure odontoiatriche presso lo studio del Dott. Forte a Roma e Trevignano.

Nel nostro studio dentistico di Roma a San Lorenzo e di Trevignano, sin da subito abbiamo applicato rigorosamente tutte le normative di sicurezza per offrire la maggiore tranquillità durante le visite e il percorso di cura.

In questo momento la nostra priorità è seguire le direttive di sicurezza, contenimento del virus e di servizio per rispondere all’esigenza sanitaria” e offrire prevenzione e cura a tutte le persone che in questo momento.

Nessuna norma prevede che per essere curati bisogna essere vaccinati. Ad oggi chiunque ha diritto a tutelare la propria salute e quindi nei nostri studi si incrocia il diritto del paziente di essere curato e il dovere del professionista di curarlo.

Serve il Green Pass per andare dal dentista?

No, non serve il green pass per andare dal dentista. Niente Green pass per pazienti ed accompagnatori che accedono agli studi odontoiatrici.

Tutti i pazienti dovranno sottoporsi ad un triage e vanno rispettate nella aree comuni dello studio le distanze e l’utilizzo di mascherina, nel rispetto e nella sicurezza di tutti i pazienti, scaglioneremo le entrate e limiteremo i tempi di attesa per evitare contatti tra i pazienti.

Come riporta la Gazzetta ufficiale:

“esigenze di salute, per le quali è sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie di cui all’articolo 8-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, nonché a quelle veterinarie, per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori, fermo restando quanto previsto dall’articolo 2-bis del decreto-legge22 aprile 2021, n. 52 per quanto riguarda la permanenza degli accompagnatori nei suddetti luoghi e dall’articolo 7 del decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice.

Questo criterio che permette anche a chi non è sottoposto a vaccino di non effettuare il tampone per “esigenze sanitarie urgenti e indifferibili di prevenzione e cura”. 

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